| Punto n.1201 del 14-11-2025 |
| Punto n.1200 del 07-11-2025 |
| Punto n.1199 del 31-10-2025 |
| Punto n.1198 del 24-10-2025 |
| Punto n.1197 del 17-10-2025 |
| Punto n.1196 del 10-10-2025 |
Dall'ultimo numero in edicola (n.1201)
Punto di Montecchio n.1187 del 18-07-2025
CHE DIRE DEI MATURANDI CHE SI SONO RIFIUTATI
DI SOSTENERE LA PROVA ORALE DELL’ESAME DI STATO?
Rosanna Frizzo
Da insegnante penso che sia una vera sconfitta per loro e per i loro istituti.
Certo! Con una prova dove contano i numeri (crediti scolastici, voti delle prove scritte, con il limite del sessanta su cento per la promozione) vien da pensare, dopo i voti delle prove scritte sommati al credito scolastico degli ultimi tre anni, raggiunta la soglia della promozione, che si può anche non affrontare la prova orale. I miei studenti ci scherzavano, forse lo sognavano, ma difficile dire no all’occasione unica che si ha di mostrare quanto si vale.
Se questo è successo nei tre Istituti di Belluno, Padova, Firenze, significa che qualcosa non ha funzionato nel dialogo educativo instaurato all’interno delle classi di quegli studenti che si sono lamentati di una scuola lontana, indifferente ai loro bisogni. Forse sarà così, ma allora si affronta la questione prima nei Consigli di classe. Si lamenta una valutazione fredda, tutta numerica che non tiene conto della persona. Può essere successo, ma io penso alle mille strategie che i commissari mettono in atto per far promuovere tutti, soprattutto quelli che prima dell’orale sono a forte rischio bocciatura.
Alla fine di tutto mi vien da ... CONTINUA A LEGGERE...
Rosanna Frizzo
Da insegnante penso che sia una vera sconfitta per loro e per i loro istituti.
Certo! Con una prova dove contano i numeri (crediti scolastici, voti delle prove scritte, con il limite del sessanta su cento per la promozione) vien da pensare, dopo i voti delle prove scritte sommati al credito scolastico degli ultimi tre anni, raggiunta la soglia della promozione, che si può anche non affrontare la prova orale. I miei studenti ci scherzavano, forse lo sognavano, ma difficile dire no all’occasione unica che si ha di mostrare quanto si vale.
Se questo è successo nei tre Istituti di Belluno, Padova, Firenze, significa che qualcosa non ha funzionato nel dialogo educativo instaurato all’interno delle classi di quegli studenti che si sono lamentati di una scuola lontana, indifferente ai loro bisogni. Forse sarà così, ma allora si affronta la questione prima nei Consigli di classe. Si lamenta una valutazione fredda, tutta numerica che non tiene conto della persona. Può essere successo, ma io penso alle mille strategie che i commissari mettono in atto per far promuovere tutti, soprattutto quelli che prima dell’orale sono a forte rischio bocciatura.
Alla fine di tutto mi vien da ... CONTINUA A LEGGERE...
